“Nerve” di Henry Josst e Ariel Schulman 2016   (di Annamaria Niccoli)

“Verità senza la verità, lo spettatore paga per guardare, il giocatore gioca per vincere soldi e gloria”.Nerve_2016_12446246

La sceneggiatura del film “Nerve” è tratta dall’omonimo romanzo thriller di Jeanne Ryan del 2012, dei registi Henry Josst e Ariel schulman, del 2016. Gli attori principali sono Emma Roberts (Venus “Vee” Delmonico) e Dave Franco (Ian/Sam).  Concentra la vicenda in una sola notte e spinge al massimo i due protagonisti. La prima scena del film é l’accensione della schermata di in un Mac. Subito dopo si passa ad un primo piano della protagonista, una ragazza apparentemente timida, ma è una bravissima studentessa liceale. Tramite una delle sue poche amiche scopre attraverso una chat che esiste un gioco di gruppo, dove si può interagire online pagando, come spettatore, come giocatore. Se sei un Player devi superare delle sfide che vengono proposte direttamente dagli spettatori che sono online in quel momento. I giocatori ho scommettitori accedono alle informazioni sui players prendendo informazioni tramite Instagram Facebook e altri social che si trovano su Google. Quindi in sostanza lo scommettitore accede alle informazioni virgola anche le più segrete scoprendo anche le debolezze, i segreti più intimi del players, della sua famiglia, dei suoi amici. Lanciate le sfide dagli spettatori virgola se vengono superate si guadagnano dei soldi. Più le sfide sono difficili e più i soldi da guadagnare sono molti, ma se falliscono o la rifiutano, tutta la somma guadagnata durante il gioco viene persa. A testimonianza dell’ aver vinto una sfida i players devono registrare tutto quel che fanno virgola con il cellulare. Le cifre sempre più alte scommesse creano sia per lo scommettitore che per il Player una dipendenza da gioco. Durante le sfide si vedranno cose assurde che portano se gli spettatori del gioco, che lo spettatore del film a rimanere incollati davanti allo schermo. La ragazza che inizialmente aveva iniziato a giocare da sola, in un secondo step del gioco viene richiesto un compagno. Le sfide da superare da i due ragazzi sono tantissime è sempre più pericolose dove la loro incolumità viene messa gravemente in pericolo. L’originalità di questo film è che molte scene vengono viste dallo spettatore tramite una videocamera o un monitor pc, tutto per rendere più realistico alcune scene. Qualche più interessante che la protagonista prima di iniziare il gioco vive alla luce del sole, al momento che inizia il gioco le ambientazioni cambiano, si entra in un mondo surreale pieno di luci al neon, classica ambientazione simil cibernetica, adatta per questo film Action Thriller. È un buon film, pieno di suspance e di azione. La prima parte del film è bella,allegra, giovanile, la trama nel prosieguo si perde il lunghi dialoghi monotoni e alcuni ripetitivi, anche se il ritmo è veloce. Buonissima è il montaggio. Da apprezzare è il lavoro dei registi di denunciare e mettere in allarme i ragazzi sui giochi sociali che si trovano su internet che in questi ultimi anni stanno diventando veramente pericolosi sia per i ragazzi virgola sia per le loro famiglie, sia per la società. Si avverte una forte contrapposizione tra giovani e adulti; si critica la mentalità del gruppo dei coetanei che nell’anonimato della rete diventano “mostri”. Possiamo definire questo film come una denuncia al grave fenomeno della Blue whale o “” un gioco che istiga i giocatori anche al suicidio. Sei in molti stati, in particolar modo nel nord Europa stanno denunciando la pericolosità ditali giochi virgola in Italia ancora solo una trasmissione di Italia1, “Le Iene”, ne ha parlato apertamente. L’intento del film virgola da apprezzare molto, è far comprendere al pubblico che l’ultima generazione virgola nata e che sta crescendo immerso nel web sta rischiando di avere una vita totalmente devastata dai nuovi e invasivi mezzi di comunicazione, e delle nuove tecnologie. È un film da vedere più volte in compagnia proprio di questi ragazzi.   Si avverte una forte contrapposizione tra giovani e adulti, si critica la mentalità del gruppo dei coetanei che nell’anonimato della rete diventano mostri.